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RITRATTI IN A4 – FEDERICA FARINI

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gennaio 26th, 2012 Posted 23:19

RIVISTA HYDE PARK – RITRATTI IN A4, 18 ottobre  2010

http://www.rivistahydepark.org/ritratti-in-a4/federica-farini-%E2%80%9Cuna-stella-nella-sua-fetta-di-cielo%E2%80%A6%E2%80%9D-di-malko/

 

Federica è nata a Milano nel 1977. Quel doppio sette dice che le ha sempre portato fortuna. Dopo il liceo linguistico approdò alla Facoltà di Scienze dell’Educazione, approfondendo quindi materie umanistiche come Sociologia e Psicologia. Dal 2002 all’anno 2004 si trasferì alle Isole Baleari. Ora lavora per una banca  straniera e collabora con riviste di attualità, curando con passione alcune rubriche di moda e oroscopo.
L’astrologia e la scrittura rappresentano i suoi hobbies, e spera un giorno di essere ricordata per qualcosa che ha scritto. Di se dice: scrivo per vocazione e non solo per passione. Perché i miei pensieri possano trasformarsi in conforto, sorrisi, lacrime… Emozioni da generare come un effetto farfalla in anime a me sconosciute. Giudico il potere della scrittura simile a quello di una pozione magica, capace di collegare e  avvicinare le persone attraverso i sottili grovigli dei sentimenti migliori. Le parole  hanno un cuore grande e possono diventare un messaggio di speranza per chiunque sia in grado di accoglierlo e farlo proprio.  L’ironia e l’autoironia sono le caratteristiche che maggiormente la contraddistinguono, e alla domanda enuncia gli aggettivi che ti rappresentano, non ha dubbi nella risposta:  solare, affidabile, estroversa, allegra, sincera, passionale e ardente. Racconta di sé: a volte non sono stata eterea né tantomeno perfetta. Sono caduta e mi sono ferita come tanti, ma sono riuscita a rialzarmi e a ritrovare la strada giusta. Spesso m’immagino come Alice nel paese delle meraviglie, che affronta ogni situazione con curiosità, spontaneità e semplicità.  Nella vita ho sempre pensato che valesse la pena di provare a fare qualcosa piuttosto che rinunciare alla stessa idea di farlo. Se non si tenta, non si potrà nemmeno mai sapere come andrà a finire… Credo che niente sia realmente impossibile: è solo quando si arriva a pensare che nulla andrà bene che ci si chiude la via, perché è proprio sul nichilismo che il male si adagia e si diffonde. La Storia Infinita è il mio film guida. Metafora dell’essere umano come figura del guerriero-bambino Atreyu, eroe inconsapevole della sua immensa forza chiamata coraggio. Audacia di lottare contro mostri e calamità; energia in grado di vincere i propri limiti, anche quando sembra impossibile riuscirci. Credo che dopo un dolore, sia dolce anche il momento prima di quella felicità che certamente tornerà a farci compagnia;  una sensazione piacevole che inizia lì, ai margini dove la sofferenza s’accheta, lasciando spazio all’aspettativa del cambiamento. Piccola stella senza cielo, come canta Luciano Ligabue, mi fa ricordare di me…“Tanti ti cercano, spiazzati da una luce senza futuro. Altri si allungano, vorrebbero tenerti nel loro buio. Ti brucerai, piccola stella senza cielo. Ti mostrerai,  ci incanteremo mentre scoppi in volo. Ti scioglierai, dietro a una scia un soffio, un velo. Ti staccherai, perché ti tiene su soltanto un filo, sai”…

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L’amore? Un viaggio che non ha mai fine

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gennaio 15th, 2012 Posted 21:05

FONTE: http://www.loschermo.it/articoli/view/36996

18-09-2011 / Interviste / Sara Morandi

FIRENZE, 18 settembre L’amore a volte può sbagliare strada? Il cuore detta sempre la strada migliore da seguire ?

A rispondere a questa domanda, ci viene in aiuto la giovane scrittrice milanese Federica Farini, in uscita con il suo primo libro “Anche l’amore qualche volta sbaglia strada” edito da Neftasia editore e contenente un supporto multimediale di book e reading trailer (per la regia, fotografia e montaggio del fotografo di moda Fabio De Stefano).

Un libro, che all’apparenza del titolo può sembrare triste, racconta la storia di Valentina, metafora di una principessa metropolitana né eterea né perfetta, che cade nel fango e si sporca: perde la rotta del cuore ritrovandosi ad entrare a pieni voti nella vita di adulta.

Valentina si trasforma in Stella, affermata escort. La sua nuova strada, fatta di errori e cadute, seguite da scelte d’amore spesso totali e sbagliate, la porteranno a perdere tutto.

Grazie al suo immenso cuore, Valentina riuscirà tuttavia a ritrovare la via della salvezza e della rinascita, come un’attuale Alice nel paese delle meraviglie, affrontando il male e la disperazione, attraverso gli occhi spontanei di un’anima altruista e semplice.

La redenzione sarà per la protagonista un regalo del fato, proprio quando meno se lo aspetta. Assisteremo alla riconciliazione con la famiglia e alla nascita di un amore vero, che molto assomiglia ad un fortuito ma fortunato scherzo del destino.

Il romanzo vuole arrivare al cuore dei lettori, portando l’esempio della protagonista, che come tutti noi, è vittima di un’esistenza che sale e scende come una marea, dove le cicatrici del cuore sono a volte così profonde da portarlo al totale  rifiuto dei sentimenti.

I valori, sono il motore per  non smettere mai di lottare, proprio come farebbe un guerriero, eroe inconsapevole della sua immensa forza chiamata coraggio, vincendo i propri limiti quando meno sembra possibile riuscirci.

Una storia sul destino, sull’amore e sulla riuscita, che può sempre compiersi, anche quando meno la si attende.

Federica: essere scrittrice, che emozione prova … Soprattutto sapere che leggeranno una storia da Lei narrata.

“L’emozione più grande che ho provato quando ho terminato la stesura del mio romanzo è stata quella di poterlo regalare agli occhi, alla mente, al cuore del mondo.

Amo definire la mia passione per la scrittura una vera e propria vocazione: tramutare i miei pensieri in una pozione magica, affinché essa possa generare sentimenti dai toni più svariati, prendere vita in anime a me lontane e sconosciute, trasformandosi in conforto, sorrisi e lacrime.

Emozionare a trecentosessanta gradi. Soprattutto, riuscire a regalare sempre un messaggio positivo, pieno di amore, luce e speranza nei confronti della vita e del domani”.

Il titolo “Anche l’amore qualche volta sbaglia strada”, è un ritorno all’era delle favole o ad una realtà che preclude un “The end” moderno?
 

“Il titolo del mio romanzo vuole portare la fiducia e la magia delle favole nella nostra contemporaneità. Valentina può rappresentare sì l’icona una moderna principessa, ma nè eterea, nè perfetta e per di più depredata dell’amore. Una vera e propria eroina metropolitana che è capace di rinascere come l’araba fenice dalla cenere dei suoi errori.

Il “The end” è pertanto aperto, sebbene velatamente interpretabile come un recupero ed una esaltazione dei valori tradizionali, che restano attuali ed evergreen (l’amore e la famiglia), i quali sono stati, sono e saranno sempre il motore della vita … dalla Preistoria alle Guerre Stellari”.

Qual è il momento più bello descritto all’interno del Suo libro
.

“Lascio decidere ai miei lettori la parte della storia che li ha più colpiti … Lo scoprirete solo leggendo!

Noto con piacere che i passi amati sono svariati, segnale che suggerisce una sorta di ricchezza emotiva tra le pagine del romanzo: dalla riconciliazione tra padre e figlia nella candida cornice delle spiagge del Messico, al chiarimento con la madre, doloroso ma necessario momento di scontro-rinascita, per approdare alla finale consapevolezza della protagonista che socchiude le porte tra sogno e realtà “Valentina si era solo persa, come Alice nel paese delle meraviglie, che, risvegliandosi dal sogno, si ritrovò dove era sempre stata”.

Se un domani e questo glielo auguriamo, il suo libro diventasse un film, quali attori sceglierebbe per interpretarlo?

“Questa domanda è molto curiosa, dato che il mio romanzo nasce proprio da un sogno, nel quale stralci di immagini cinematografiche comparivano come flash davanti ai miei occhi. Vedere “Anche l’amore qualche volta sbaglia strada” sugli schermi cinematografici è uno dei miei più grandi desideri.

Regalare un volto ai “miei” sentimenti impressi su carta non ha per me prezzo. La mia protagonista sarebbe perfetta nei panni dell’attrice Giovanna Mezzogiorno, così intensa, fragilmente tormentata, ma solo in apparenza, capace di celare un cuore puro, leale, sincero,una vera e propria guerriera sentimentale contemporanea.

Sceglierei Laura Morante e Diego Abatantuono per rappresentare i genitori di Valentina, Fabrizio Bentivoglio per Valerio,uomo-icona del tenebroso antagonista, emblema della passione tanto profonda quanto dolorosa. Darei agli occhi puliti di Raoul Bova (ma anche di Kim Rossi Stuart) la parte di Luca: il mentore, l’amico, l’amore vero e incondizionato. All’algida e perfetta compagna di Luca abbinerei la statuaria Jane Alexander. Per Celine, l’amica di Valentina e compagna di avventure (dai toni di sventure), non potrei desiderare un personaggio più adatto che Vladimir Luxuria. E se sognare in fin dei conti non costa nulla, dietro alla cinepresa vorrei trovare il magistrale Ferzan Özpetek“.

BIOGRAFIA 

Federica Farini è nata a Milano nel 1977. Dopo il liceo linguistico e la laurea in Scienze dell’Educazione conseguita presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (con specializzazione di Esperto dei Processi Formativi), si è trasferita alle Isole Baleari. Lavora attualmente a Milano per una banca d’affari straniera, collaborando al tempo stesso con siti web e riviste di attualità per rubriche di moda e oroscopo, sua grande passione.

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